Raccolta differenziata fatta male? Cosa succede al condominio.
La Corte di Cassazione ha stabilito, con la sentenza n. 4561, che l’amministratore di condominio non è responsabile delle sanzioni per la raccolta differenziata dei rifiuti fatta male, a meno che non sia dimostrata una sua responsabilità diretta. La Cassazione ha chiarito che l’amministratore di condominio, che agisce sulla base di un contratto di mandato, risponde solo per atti propri, sia commissivi che omissivi, e non per le condotte dei condomini. Non c’è alcuna norma di legge o principio in materia che autorizza l’imputazione di responsabilità solidale all’amministratore per eventuali violazioni poste in essere dai singoli condomini. Pertanto, se viene notificata una sanzione amministrativa, l’amministratore dovrà informare tempestivamente l’assemblea condominiale della ricezione di tale provvedimento amministrativo, affinché la stessa possa decidere se impugnarla e dare disposizioni sul pagamento dell’importo richiesto.
Ne consegue dunque che, qualora non si riesca a individuare il colpevole della violazione regolamentare, la sanzione per la raccolta differenziata fatta male dovrà essere pagata dall’amministratore attingendo al conto corrente condominiale e la relativa spesa dovrà poi essere suddivisa pro quota tra tutti i condomini.